TABLE-SETTING: Storia della Mise en Place, consigli per l’apparecchiatura

TABLE-SETTING: Storia della Mise en Place, consigli per l’apparecchiatura

L’apparecchiatura ( o mise en place in termine francese) è un concetto molto importante per chi ama l’estetica a tavola, crea sceneggiature ed all’interno di questo mondo si assimilano tante lezioni di sceneggiatura, colori e orgasnizzazione dello spazio. In questo trafiletto ne esamineremo la storia, importante per capire dove tutto ha origine, ne estrapoleremo dei piccoli consigli per provare a creare un proprio stile.

 Il tablescaping o table-setting, consiste nell'allestire la tavola a tema in modo artistico e decorativo. In inglese : la parola, che unisce table (tavolo) e landscaping (paesaggio) è stata inventata dalla chef televisiva americana Sandra Lee nel 2003.

Il tablescaping ha una lunga storia, antica, che nasconde tanto dell’impostazione della società altolocata lungo i secoli.

Imbandire, anzi, architettare e progettare la tavola divenne una mania occidentale alla fine del 1700,quando l'aristocrazia utilizzò questa pratica come forma di espressione di sé e della propria grandezza di mezzi e cultura. Se fate riferimento a tante delle serie tv o film adesso in trend, che trattano ambientazioni storiche, noterete quanto sia fondamentale questo tema. Le signore d’alta borghesia e reali, occupandosi come consuetudine della casa (non personalmente ma attraverso direttive gestionali con con tanta servitù) erano pioniere dell’allestimento decorativo per balli, feste, ricevimenti; e questo comprendeva tra le nozioni da acquisire cultura sulla botanica, usi e costumi del loro periodo corrente (oltre che mode del momento), galateo. Da allora, le tavole imbandite a tema hanno rappresentato una "fuga dalla vita quotidiana verso un mondo fantastico". Le posate, i piatti, i bicchieri e i complementi continuarono ad aumentare ed abbellirsi e la tendenza raggiunse il suo apice in epoca vittoriana(1837-1901), con una ventina di oggetti costosi per ogni tavola imbandita che contribuivano alla nuova e scintillante scenografia.

Importante è stata anche l'invenzione di centrotavola sempre più costosi e più elaborati per fare sfoggio della propria ricchezza e dedizione allo sfarzo, al gusto raffinato. Alla fine dell'Ottocento le famiglie della classe media in Europa e in America emularono i ricchi, ma si affidarono a centrotavola di fiori freschi di piccole dimensioni. E già dalla metà dell'Ottocento i club femminili di giardinaggio cominciarono a organizzare mostre per promuovere la decorazione della tavola.

Ad oggi tutto questo in italia, sparso per l’europa, tutto ciò è rimasto nei vari “ceti sociali”. La tavola può trasmettere una serie di concetti, di valori e di informazioni, anche personali del proprio nucleo familiare. Bisogna avere in mente tanti esempi nella pittura, nel cinema, nell’opera, nel teatro: il tablescaping è frutto di uno studio attentissimo, ogni singola posata, ogni nuance di un bicchiere contribuisce all’orchestrazione della visione. La trascuratezza del dettaglio è abolita.


Secondo Martino Crespi, nei tempi correnti, organizzatore di eventi e scenografie d’alto calibro, a Milano, ne ha fatto di tutto questo il suo lavoro, la sua vocazione. “Basti dire che per allineare i bicchieri uso le corde tirate, proprio come facevano nei grandi alberghi negli anni Quaranta”.

Secondo la sua etica si contempla sempre il rispetto delle regole della tradizione, che valgono sia nel caso di un grande evento, sia per una tavola apparecchiata in casa.

Secondo nostra opinione per mettere in pratica, oltre a seguire i grandi esempi che la storia e le persone di rilievo e competenza, basti anche pensare all’incipit d’idea: che cosa significa questa apparecchiatura per me? Da padrone/a di casa cosa voglio trasmettere a chi si unirà alla tavola?

Dalla semplice decorazione, di fiori freschi di stagione, in un vaso per bellezza e compagnia, ai temi più classici come cene romantiche, braciate le sere d’estate o tavoloni di Natale, compleanni; Temi più complessi, ricercati, per rendere un pretesto per mangiare un vero e proprio spettacolo.

Ed a tutte le scelte che farete ci si affida ad un esempio da seguire: Visivo, storico, armocromatico; Ma sempre tenendo presente che è un vostro posto, la vostra casa, ed è lì che i dettagli posson trasmettere più della visione d’insieme: dire molto su di voi e su chi state invitando come ospite.

Foto reali delle mise en place stagionali in Atelier

 

Dopo il tema i punti cardine dell’organizzazione sono:

  • il target degli ospiti ( età );
  • Quale cibaria servire in tavola ( cosa apparentemente scontata ma fondamentale per il decoro perchè determina quante posate disponete, cosa serve, disposizione di ogni posto tavola);
  • spazio totale a disposizione;

                                           

Semplici ma necessari per una corretta organizzazione, questo è il canone da seguire per un allestimento pensato.

 

 

A cura di Lisa Ruggiero

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